Finestra sul Tobacco Endgame
Pubblicato: 2021-06-08

Il Ministero della Salute alle Società medico-scientifiche: garantire l’indipendenza del dibattito scientifico dall’ingerenza delle compagnie del tabacco

Editor di tobaccoendgame.it; Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE)

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Il Ministero della Salute richiama tutti gli Enti del Servizio Sanitario Nazionale, anche convenzionati, università e Società medico- scientifiche a garantire l’indipendenza dalle compagnie del tabacco in sedi di dibattito scientifico.

Nessun tipo di collaborazione è possibile con l’industria del tabacco.

Ecco i 7 punti della lettera del Ministero indirizzata alla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), alla Società Italiana di Tabaccologia (SITAB) e altre Società Scientifiche:

  1. Numerosi eventi o convegni organizzati in Italia da Società Scientifiche, Regioni e Ordini professionali, hanno ricevuto contributi finanziari da parte di industrie del tabacco e incluso nei programmi interventi di esponenti delle stesse industrie, a supporto della cosiddetta strategia di “riduzione del danno”.
  2. Le regole in vigore in Italia vietano il contributo a eventi, attività o persone finalizzato, anche indirettamente, a promuovere il tabacco.
  3. Nel 2008, l’Italia ha ratificato un trattato internazionale, la Convenzione quadro per il controllo del tabacco, che vincola il nostro Paese a:
    1. Proteggere le politiche dall’influenza dagli interessi dell’industria del tabacco (Articolo 5.3);
    2. Vietare pubblicità, promozione e sponsorizzazione del tabacco (Articolo 13). Per sponsorizzazione bisogna intendere: qualsiasi forma di contributo pubblico o privato ad un evento, un’attività o una persona che abbia lo scopo o l’effetto, diretto o indiretto, di promuovere un prodotto del tabacco (Articolo 1 del D.Lgs. n. 300/2004).
  4. L’industria del tabacco ha immesso sul mercato nuovi prodotti a tabacco riscaldato (IQOS, Glo, Ploom) con una strategia di vendita basata sul concetto di “riduzione del rischio”, una falsità visto che essi possono determinare dipendenza da nicotina, indurre gli ex fumatori a ricadere nella dipendenza e gli adolescenti ad acquisirla.
  5. L’Istituto Superiore di Sanità ha valutato le IQOS su istanza della Philip Morris e non ha potuto riconoscere il potenziale di riduzione del rischio.
  6. In base alle conoscenze attuali, l’approccio della riduzione del rischio o del danno non è una strategia di salute pubblica, ma una strategia di vendita. La strategia di salute mira invece alla disassuefazione dal fumo e dall’utilizzo di prodotti del tabacco o a base di nicotina.
  7. Le strategie dell’industria del tabacco mirano al mantenimento di una vasta platea di consumatori, mentre il Ministero è impegnato nello sforzo di difendere la preminenza della salute rispetto agli altri interessi coinvolti nel tabacco che possono stare a cuore delle altre Amministrazioni coinvolte: Ministero dell’Economia, dello Sviluppo Economico, Politiche Agricole e Agenzia dei Monopoli.

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Paolo D’Argenio

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Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE)

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